Il calcio storico fiorentino

Il Calcio Storico Fiorentino è un gioco di lotta con la palla il cui obbiettivo è il gettare il pallone nella rete posta lungo il lato corto del campo della parte avversa. Se la palla entra in rete si segna una caccia (goal), ma se la palla invece di finire in rete la oltrepassa per altezza l’attaccante regala mezza caccia ai difensori, se invece il portiere viceversa devia la palla in alto è Lui a regalare mezza caccia agli attaccanti. La partita ha una durata di 50 minuti, al termine della quale chi è in vantaggio vince l’incontro.

La storia

Discendente dall'harpastum dei Romani, il Calcio Storico Fiorentino compare nei documenti dal XV secolo. La partita più famosa fu probabilmente quella "dell'assedio", giocata il 17 febbraio 1530 in una Firenze accerchiata dall'esercito di Carlo V d'Asburgo. A pochi mesi dalla resa, i fiorentini decisero di giocare il loro amato calcio in piazza Santa Croce in bella vista del nemico, come forma di scherno e resistenza. Il primo 'manuale' del calcio venne stampato invece cinquant'anni più tardi, nel 1580: il Discorso sopra il giuoco del calcio fiorentino del Puro Accademico Alterato. Al serenissimo gran duca di Toscana suo signore di Giovanni Bardi, con informazioni sulla storia e dettagliatissime spiegazioni di regole, precetti e modalità di gioco. Fu subito un trattato di successo, ristampato già nel 1615, e successivamente riedito, con piccole integrazioni, nel 1673, 1688, 1766.

Le partite tra fine Ottocento e inizio Novecento

Nel 1739 a Firenze fu giocata l'ultima partita ufficiale, alla presenza della futura imperatrice Maria Teresa d'Austria. Dopo quell'anno, a causa degli scontri che dal campo tracimavano nelle strade, non furono più disputate partite. Solo tra fine Ottocento e l'inizio del Novecento il gioco cominciò ad essere recuperato come rievocazione di antiche tradizioni.

Il gioco e la rievocazione

In occasione del quattrocentesimo anniversario dalla partita dell'Assedio (1530), nel 1930 fu organizzato un torneo rievocativo tra i quartieri della città. L'evento prese piede, e da allora è stato regolarmente disputato ogni anno, con la sola eccezione del periodo della Seconda Guerra Mondiale.

Il Corteo della Repubblica Fiorentina

Il Corteo Storico della Repubblica fiorentina nacque insieme al Torneo, nel 1930 come rievocazione storica per i festeggiamenti legati al quattrocentesimo anniversario della Partita dell'assedio, per poi essere utilizzato anche in occasione di numerose altre maniestazioni.

Molti sono i gruppi di rilievo all’interno del Corteo, che conta oltre 500 figuranti. Di particolare rilievo sono i Bandierai degli Uffizi, gruppo assai rappresentativo della città di Firenze. In origine erano Alfieri che comunicavano con l’insegna alle proprie schiere le manovre più opportune richieste nella battaglia, mentre i tamburini provvedevano a richiedere una rapida manovra (a tambur battente) o ad incitare le truppe. Il Bandieraio oltre a saper duellare con la spada e la bandiera, dotata di puntale di ferro, doveva, in caso di pericolo, saper mettere in salvo l’insegna allontanandola il più possibile dalla mischia, lanciandola in alto o a distanza.