1766: la visita del Granduca di Toscana

Una settimana di festeggiamenti

Il lutto per l'improvvisa morte di Francesco Stefano, che funesta il matrimonio del figlio Pietro Leopoldo con l'infante di Spagna Maria Luisa nell'agosto 1765 e l'ascesa al trono granducale, viene compensato nella primavera dell'anno seguente dalle grandi feste organizzate a Firenze, Pisa e Livorno. Mentre le nobiltà di queste città ritualizzano il ralliement alla nuova dinastia con il solenne baciamano, le più potenti borghesie livornesi preparano una serie di giochi pubblici, nella cornice di costosissimi apparati effimeri, per confermare con il Sovrano la condizione di privilegio economico che godono in città. Anche in questo frangente e nelle scelte organizzative si evidenzia l'anticosmopolitismo livornese: le Nazioni occidentali curano varie gare, la livornese, l'ebrea, l'olandese e la francese corse e regate, l'inglese il calcio storico, mentre la spagnola e le orientali spettacoli e manifestazioni nelle chiese. Lo spirito ludico che coinvolge il popolo sostiene così un'operazione di politica commerciale internazionale, di tale importanza da indurre la pur ridotta Nazione olandese ad investire cifre che la indebiteranno a lungo.

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