La comunità degli Inglesi
Dall'inizio del Seicento la Nazione Inglese conobbe una notevole crescita, diventando nel giro di pochi anni tra le più rlievanti comunità britanniche in Italia.
Un personaggio di particolare importanza nel consolidare le reti commerciali tra Livorno e la Gran Bretagna fu sicuramente sir Robert Dudley, figlio illegittimo del conte di Leicester e già generale della Corona d'Inghilterra. Entrato nel 1605 al servizio della corte dei Medici grazie alla sua abilità nelle costruzioni navali e come cartografo, come ben dimostrato dalla sua opera l'Arcano del Mare, partecipò all'organizzazione della spedizione Medicea che partì da Livorno nel 1608 alla volta del Brasile e dell’America del sud.
Come in altre città, fin da subito gli inglesi costituirono una factory, ovvero un'associazione con fini mutualistici sia commerciali che più genericamente assistenziali. Già dal 1597, inoltre, il Granduca riconosceva la validità della nomina dei consoli scelti dalla Corona britannica. Il primo fu Raymond Dawkins, a cui seguirono Thomas Hunt e Morgan Read. La composizione della Nazione si era andata nel frattempo diversificandosi, con un numero sempre maggiore di mercanti stanziati in città.
Livorno divenne quindi il principale punto di riferimento per l'English Nation, tanto da essere considerata "il porto più meridionale dell'Inghilterra".