La famiglia Earle di Liverpool

Nella storia sono esistiti due giochi di lotta con la palla temporalmente vicini, il Calcio Livornese del 1766 e il Rugby degli anni Trenta dell’Ottocento, che nella loro forma originaria presentavano numerose somiglianze, tanto più significative se si pensa che la Nazione Inglese dimorante a Livorno aveva sicuramente una certa conoscenza del calcio lì praticato. Proprio negli esponenti di questa comunità britannica a Livorno si trova un collegamento più puntuale fra calcio livornese e “primo rugby”. In effetti, entrambi i giochi, in tempi diversi, hanno visto protagonisti esponenti della sua famiglia: Thomas Earle (1719 -1781) fu uno dei Maestri di Campo e verosimilmente fra i redattori del regolamento per le due partite livornesi del 1766, suo nipote Hardman  (1792 – 1877) fu invece il proprietario del terreno ove si è disputata la prima partita di rugby della storia il 19 dicembre 1857 a Liverpool, e due suoi figli, Thomas e Hardman jr., furono allievi di Rugby negli anni Trenta dell’Ottocento, ossia proprio quando il gioco si creò.

Thomas Earle of Leghorn

La prima menzione di Thomas Earle a Livorno è del 1748, allorché lo troviamo citato come Agente del Pirata Fortunatus Wright. Thomas Earle era un eccellente uomo d’affari,  un vero imprenditore, tanto che già dal 1751 è in grado di aprire un proprio principale Negozio a Livorno, con una piccola sede distaccata a Genova. Nel febbraio 1755 risulta invece appartenere alla factory di Livorno. La “Earle & Hodgson” era una florida azienda di trasporto marittimo  che si occupava  di un variegato commercio, che variava dai prodotti toscani alle materie prime e che approfittando delle favorevoli condizioni del porto di Livorno riuscì in breve tempo a moltiplicare il patrimonio aziendale, con una  lungimirante gestione e la diversificazione negli investimenti.

Thomas Earle era aperto ad ogni nuova sollecitazione del mercato, come quella del commercio di perle e pietre preziose, in relazione ai fecondi rapporti con l’Africa, nonché fu il primo a trasportare in Inghilterra i pregiati marmi di Carrara.

Thomas Earle inoltre fu tra i più solleciti ad intuire il business del Grand Tour, e il primo a creare a Livorno una forma di consegna a domicilio, di delivery, attraverso i Navicelli, piccole imbarcazioni a fondo piatto adatte per la circolazione nei canali. Thomas Earle visse a Livorno dal 1748 al 1766, anno in cui in estate fece ritorno a Liverpool. Nel 1754 sposò Mary Mort, dalla quale ebbe tre figli: Adam, morto prematuramente a Livorno nel 1760, Maria e Jane Elizabeth.

Era talmente forte il suo legame con l’Italia, e con Livorno soprattutto, che data l’omonimia con un suo altrettanto celebre contemporaneo, Thomas Earle è passato alla storia come Thomas Earle of Leghorn (di Livorno). Per tutto ciò non stupisce la sua presenza come Maestro di Campo nelle due partite del 1766, in un ruolo di alta rappresentanza da un lato, e impegnativo dall’altro, dato che si dovette occupare, assieme ad altri tre Maestri, della gestione della squadra Celeste in tutti i suoi aspetti e della ideazione del Regolamento citato.

Hardman Earle

Cresciuto nella scuola Pubblica di Charterhouse, Hardman Earle, è descritto come uomo energico, appassionato di Sport e con un ottimo fiuto per gli affari.

Fu tra i primi a comprendere l’importanza della nascente ferrovia inglese, tanto da essere tra i primi finanziatori della Liverpool Manchester Railway, e successivamente della  Grand Junction Railway,  investendo ogni suo penny nella linea ferroviaria del Nord, quella che congiungeva Liverpool con Manchester, ossia il polo industriale inglese, traendone poi enormi profitti. Fu uno dei direttori della Grand Junction Railway quando questa si fuse con la linea Londra – Birmingham, creando così la North Western Railway, Compagnia della quale fece da subito parte del Consiglio d’Amministrazione. Leggenda vuole che  all’inizio della pionieristica impresa, quando George Stephenson incontrò le prime difficoltà fu proprio Hardman Earle, dopo una giornata passata da solo a camminare lungo la direttrice fra Liverpool e Manchester, a investire quasi tutto il suo patrimonio nella impresa  dimostrando così una lungimiranza fuori dal comune. Nominato dal Primo Ministro William Gladstone 1° Baronetto nel 1869, Hardman politicamente era un liberale convinto, quando nell’Ottocento significava essere per una prima forma di liberismo sociale, attento all’estensione dei diritti e alle prime forme di welfare.

Thomas e Hardman jr.

Hardman Earle ebbe 10 figli/e fra cui Thomas (1820-1900), e Hardman jr. (1825-1853) furono allievi della scuola di Rugby per lo meno dal 1834 e dal 1839. 

Thomas Earle fu il figlio che ereditò il titolo di Baronetto e visse una vita agiata, Hardman jr. al contrario fece una breve vita avventurosa, sposò una brasiliana ma mori precocemente in mare. I due fratelli però negli anni Trenta erano a Rugby, nel tempo in cui sotto il protettorato di Thomas Arnold si creava il gioco, evento questo che lega nuovamente gli Earle al rugby, anche in assenza di una prova certa che i due ragazzi abbiano mai praticato il gioco.