L'origine del rugby: il calcio fiorentino a Livorno nel XVIII secolo
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Come fu inventato il rugby? Anche se spesso è messo in collegamento con l'inglese 'mob-football', sfida campale fra villaggi, il rugby giocato nella Gran Bretagna dell'Ottocento presenta importanti similitudini con il calcio storico fiorentino, soprattutto nella sua variante livornese.
Il calcio storico fiorentino è un gioco di lotta con la palla particolarmente violento. Attestato con frequenza dalla metà del Quattrocento, la fortuna di questo sport venne via via meno durante il Settecento fino alla rinascita nel 1930.
Tra i vari giochi che si praticavano a Livorno, la versione locale del calcio storico fiorentino fu sicuramente molto apprezzata in città. Almeno dal 1603 si hanno attestazioni di numerose partite giocate nei pressi del porto e in Piazza Grande.
Città multiculturale, Livorno ospitava stranieri da numerose Nazioni. Tra le altre, particolarmente importante era quella Britannica, tanto che il porto divenne lo scalo privilegiato della marina inglese nel Mediterraneo.
In occasione della visita di Pietro Leopoldo d'Asburgo Lorena, Granduca di Toscana, le Nazioni straniere stanziate a Livorno organizzarono diversi eventi. Fra questi, gli inglesi proposero due partite di calcio, di cui si fece promotore Thomas Earle di Liverpool.
Thomas Earle, maestro di campo delle partite di calcio a Livorno nel 1766, fu un importante esponente della Nazione Inglese inglese in città. Anche altri suoi discendenti risultano collegati a vario titolo con le prime partite di rugby.
Dal confronto fra il calcio fiorentino come descritto nel regolamento del 1766 e il primo rugby emergono diverse somiglianze. Oltre a queste, in entrambi i casi risulta in vario modo coinvolta la famiglia Earle di Liverpool.